INVECCHIAMENTO MUSCOLARE E ATTIVITA’ FISICA

ANDREA

’LA SARCOPENIA’’ COS’è? COME SI AFFRONTA?

La ‘’sarcopenia’’ è una sindrome multifattoriale caratterizzata da un declino neuromotorio,con perdita di forza e massa muscolare. La sarcopenia inizia a comparire intorno ai 40 anni,portando ad una perdita del 3-5% di massa muscolare entro i 50 anni e successivamente del 1-2% ogni anno. Tale andamento porta la quasi totalità delle persone al dimezzamento del proprio patrimonio muscolare entro i 75 anni d’età!

QUALI RISCHI COMPORTA?

La sarcopernia( perdita di massa muscolare) ha profonde ripercussioni sulle attivita’ quotidiane: nei casi piu’ gravi compromette l’autonomia del movimento, l’equilibrio diviene instabile, la frequenza del passo è fortemente ridotta, salire e scendere le scale, fare la spesa, diventano attività faticanti. Nel soggetto anziano la sarcopenia diventa la principale causa di cadute accidentali : principali cause di fratture e problemi di invalidità. La sarcopenia causa un forte abbassamento del metabolismo basale (dispendio energetico a riposo) , e della sensibilità all’insulina facilitando l’accumulo di grasso sottocutaneo e viscerale.La perdita di massa muscolare condiziona negativamente la salute ossea(demineralizzazione), predisponendo i soggetti a maggiore rischio di osteoporosi . La diminuzione del tessuto muscolare inoltre, si ripercuote sulla termoregolazione,rendendo il soggetto piu’ sensibile alla variazione della temperatura ambientale.

Cause della SARCOPENIA

La salute del muscolo è garantita dal un continuo turn-over di amminoacidi, con processi di sintesi e degradazione delle proteine. Diversi studi hanno dimostrato che nei soggetti anziani, la sintesi proteica sia ridotta del 30% rispetto ai giovani, ed il catabolismo sia notevolmente aumentato,sopratutto per mancanza di attività fisica. Un processo inarrestabile che porta ad una diminuzione della sezione trasversa muscolare,con forte diminuzione delle fibre veloci di tipo 2 (fibre responsabili dell’attività contrattile ad elevata produzione di forza). Il fenomeno dell’ invecchiamento e’ associato ad una riduzione dei livelli degli ormoni quali androgeni ed estrogeni,ormone della crescita(gh), insulina. Questo sembra favorire l’insorgenza ed il consolidamento della sarcopenia.

Malnutrizione: secondo un’indagine condotta dal dipartimento americano dell’agricoltura(USDA) circa il 25% delle donne sopra i 65 anni di eta’, non ha un adeguato apporto giornaliero di proteine, fissato a 0.8 gr x kg di peso corporeo.

STRATEGIE DI CONTRASTO

Trattamenti alternativi basati sulla somministrazione di dosaggi ormonali trovano ancora qualche controversia e richiedono ulteriori indagini.

Attualmente l’approccio più razionale per contrastare e rallentare la sarcopenia prevede l’abbinamento di un’adeguata nutrizione, ad un esercizio fisico programmato.

Nonostante i benefici scientificamente dimostrati: L’ALLENAMENTO DI FORZA NEGLI ANZIANI, CONTINUA ANCORA A RICEVERE SCARSA CONSIDERAZIONE E SOLO IN POCHI CENTRI SPECIALIZZATI ENTRA A FAR PARTE DELLE LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DELLA SARCOPENIA.

L’allenamento di forza è l’unico in grado di contrastare in maniera efficace la perdita di massa muscolare, agendo specificamente sulle fibre di tipo 2 e producendo risposte anaboliche di adattamento non ottenibili con l’ allenamento aerobico. Diversamente dal lavoro aerobico , gli esercizi muscolari di forza inducono l’ipertrofia aumentando forza e potenza contrattile ,inoltre stimolano la capacità neuromotoria di reclutamento delle fibre di tipo 2.Gli allenamenti di forza negli anziani possono essere eseguiti in totale sicurezza, se ben strutturati e programmati .E’ stato dimostrato che con stimoli di adeguata intensità si possono produrre guadagni di forza e di massa muscolare comparabili con quelli di un soggetto giovane.

Le linee guida dell’allenamento di forza nell’anziano prevedono l’uso di pesi liberi,cavi,elastici ,macchine isotoniche. L’intensità dell’esercizio si misura in percentuale del’1RM, cioè del massimo carico che consente di eseguire un’unica ripetizione. Intensità del 60-90% del 1RM sono tipiche degli allenamenti di forza.

A seconda dei casi, tuttavia ,inizialmente si potranno utilizzare carichi di lavoro inferiori (30%) da aumentare progressivamente col tempo.

Le linee guida sopraelencate andranno riviste per soggetti con patologie croniche come diabete e malattie cardiovascolari.

Assolutamente controindicati sforzi di potenza/forza per soggetti con aritmie,ipertensione incontrollata,cardiomiopatie ipertrofiche ,angina instabile ecc…

Un trainer esperto ,ed il parere medico per i casi a rischio, sapranno ideare un programma specifico per tutti.

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